EVANGELICI "BORN AGAIN" ed EVANGELICI NOMINALI

 

Ci sono seri motivi per credere che ci siano tante "degenerazioni" dottrinali serpeggianti nelle chiese evangeliche, di tutte le denominazioni e soprattutto "storiche".

Con vero dolore si è dovuto constatare che gran parte degli evangelici tradizionali, danno alla Bibbia un valore storico-mitologico.

Nulla di più dannoso per se stessi e per gli altri.

Così facendo, gli evangelici "storici" risultano ormai ... senza Evangelo!

Tanto per fare un esempio, se Adamo ed Eva vengono considerati dei simboli, cadrebbe anche la somiglianza con Cristo Nuovo ed Ultimo Adamo, che quindi... diventerebbe simbolo anch'Egli.

Nulla di più efficace… per togliere credibilità alla Bibbia!

La Bibbia invece è la Parola di Dio, sigillata dallo Spirito Santo e purificata sette volte col fuoco.

Essa parla "al cuore" dell’uomo e lo rigenera mediante l’intervento dello Spirito Santo.

Conclusione drammatica: il sale è diventato insipido! Con che cosa lo si salerà?

 

Nelle chiese avventiste si crede, secondo la loro profetessa fondatrice, che l'inferno non esista e che Satana alla fine sarà perdonato!

Nulla di più falso ed erroneo, ma soprattutto non scritturale.

Se l’inferno non esistesse, Gesù sarebbe bugiardo! Pensa un po’!

Se Satana dovesse essere perdonato, sarebbe nulla la Parola di Dio che attribuisce a Satana e a tutti i demoni la bestemmia contro o Spirito Santo, l’unico peccato imperdonabile!

Nelle chiese pentecostali, per molti si crede che si possa perdere la salvezza, confondendo la grazia con la salvezza e introducendo così l'eresia arminiana. Una volta salvati, sempre salvati: questa è la realtà della salvezza che è chiamata “eterna” e senza condizioni, perché è “per i meriti del Sangue di Gesù Cristo”: evidentemente costoro non sanno cosa significhi l’aggettivo “eterno”.

Inoltre nelle preghiere è entrato l’uso di pregare “il Padre, nel nome di Suo Figlio Gesù”, invece che al “Padre nel Nome di Gesù”: con tale equivoco, si crede che si possa "scavalcare" Gesù Cristo e rivolgersi a Suo Padre, che invece va sempre e solo "ringraziato" per averci dato Suo Figlio come Salvatore. La realtà che risulta anche dal testo greco è che noi conosciamo “il Padre col Nome di Gesù!”

Diversamente viene subdolamente introdotta l’eresia dei Testimoni di Geova che credono che Gesù non sia il "Padre Eterno” di cui parla Isaia 9:5, e che adorano solo Dio Padre e non Suo Figlio.

 

Per questi ed altri motivi si può fare un elenco di “Io ho questo contro di voi...” (Apoc. 2:4), per una riflessione collettiva, sotto forma di autocritica, necessaria per ridefinire la propria identità e la propria vocazione evangelica.

Ciò è avvenuto più volte nelle chiese evangeliche, dalla Riforma ad oggi ed ha prodotto documenti che sono ancora dei punti fermi di tutta la "sana dottrina cristiana". Vedasi il catechismo di Hidelberg.

Sui seguenti punti sarebbe interessante e proficuo sempre aprire un dibattito, senza nascondere la testa sotto la sabbia, senza pregiudizi e senza inutili e dannose indignazioni di sorta.

Esiste il pericolo di fraintendere la Parola di Dio ed è sempre utile fare chiarezza dottrinale.

Bisogna saper rinunciare ai propri principi, se essi sono discutibili e non scritturali. L’arroganza degli ignoranti è sempre presente in ogni tempo ed in ogni luogo.

Non dobbiamo aver paura della verità, qualunque essa sia.

La verità è addirittura Cristo Gesù, e perderne un pezzo per partito preso è alquanto preoccupante, se non addirittura vergognoso.

 

Vediamo allora, con umiltà, alcuni punti su cui bisogna interrogarsi sempre, per tastarsi il polso e domandarsi: "Sono ancora cristiano evangelico, capace di stare a testa alta davanti a Gesù Cristo Vivente, oppure ho messo le mie opinioni al posto della "volontà di Dio?”

“Sono ancora capace di mettermi in discussione, per essere un utile e pieno strumento al servizio di Gesù Cristo?”

“Sono interessato a ricevere le rivelazioni dello Spirito Santo e a sottopormi alla Sua guida, oppure voglio fare di testa mia, secondo il mio credo personale o denominazionale?”

Le sette chiese dell'Apocalisse ricevettero ciascuna una lettera "di rimprovero" dall'Apostolo Giovanni e ciò ci fa capire che nessuna delle sette chiese era perfetta agli occhi di Dio!

Se questo non viene capito, allora siamo sclerotizzati, irrigiditi in un sistema che non porta più frutti buoni e non accettiamo più il vino nuovo, essendo pericolosi otri vecchi che rischiano di spaccarsi. Nessuna chiesa è immune dal pericolo di affermare: “Abbiamo sempre fatto così!”

Che Dio abbia pietà!

1) Dio non si contraddice mai nella Bibbia, perché non va mai contro Se Stesso, per principio. Apparenti contraddizioni vanno risolte in chiave di maggiore conoscenza o di certa rivelazione, piuttosto che secondo un criterio di sconcertante superficialità basata sulle apparenze. Dio ha sempre ragione ed è dovere di ogni credente stare dalla parte di Dio, come Davide, che non imputò nessuna colpa a Dio per il fatto che l’esercito “del Dio d’Israele” stesse fermo da settimane davanti a Golia. Eventuali “apparenti” contraddizioni si risolvono preferendo la “lectio difficilior” a favore di Dio, piuttosto che la “lectio facilior” a favore dell’uomo.

2) Si dice che “il testo, senza il contesto, è un pretesto”, ma è opportuno credere che il miglior contesto sia l’ausilio dello Spirito Santo “autore del Libro stesso”, senza il Quale, ogni lettura è destinata ad essere interpretata a detrimento del lettore stesso. La verità è dunque questa: “il testo, senza lo Spirito Santo, è un pretesto”.Dio ha sempre ragione e deve essere accettato per ciò che dice, non per ciò che piace. Dio stesso non può andare CONTRO la Sua Parola SCRITTA, ma può integrarla, ampliarla, spiegarla, vivificarla, puntualizzarla, ripeterla, “incarnarla”...  Non può assolutamente negarla, contraddirla, annullarla, dimenticarla. Tutto ciò ha tanti sostegni nella stessa Parola di Dio: basta cercarli, leggerli e poi crederci.

3) La parola scritta precede ogni ulteriore intervento divino ed il “rhema” è quando dalla bocca di Dio esce la Sua voce a conferma della Sua Parola!

4) Nessuna profezia può essere autentica, se contraddice in tutto o in parte anche minima “la volontà scritta di Dio”, costituita dalla Bibbia, in difesa della quale interviene la stessa testimonianza di Gesù Cristo in persona! (Apocalisse 19:10) Nessun angelo, nessun demone, nessuno spirito, nessun uomo, nessuna donna, nessuna rivelazione, intuizione o illuminazione, sia in estasi, che in preghiera, può andare contro l’Evangelo di Cristo, così come esposto nei quattro Evangeli, spiegato nelle Epistole e rivelato nell’Apocalisse.

5) Il testo SCRITTO da Dio (la Bibbia) esclude qualsiasi esame di altro testo parallelo non biblico, eventuale, supposto o ipotetico. (Corano, Libro di Mormon, Sacre Scritture del Nuovo Mondo, Messali, commentari, apocrifi, profezie di profeti e profetesse, di madonne con o senza bambino in braccio, ecc.). La Bibbia esclude qualsiasi apporto scientifico, che ne dimostri in qualche parte l’autenticità, perché va accettata e seguita unicamente per FEDE. Si può affermare al contrario che la scienza possa avere un supporto biblico. Qualsiasi dottrina o ipotesi di lavoro che sia contraria alla Bibbia, è falsa o da ritenersi falsa, anche se dovesse avere tutte le dimostrazioni plausibili ed immaginabili: ciò è fondamento stesso della fede evangelica, che esclude a priori, di agire in base a ciò che si vede e si dimostra, ma in base a ciò che si crede e che si dimostrerà per il solo fatto di essere stato creduto. Credere per vedere! Mai il contrario!

6) Nessuna manifestazione spirituale può sfuggire al controllo biblico, tenendo presente che nessuna profezia può venire da vedute particolari. Chi profetizza, deve essere capace di sapersi sottoporre al giudizio degli altri, perché ciò è quanto si afferma in 1 Corinzi 14:29. Questo perché ciò che si riceve in preghiera, se non trova un appoggio biblico è frutto dello spirito “umano” e non dello Spirito Santo.

7) Il Nuovo Testamento è completo e non prevede aggiunte, perché trasmesso una volta per sempre ai santi che l’hanno ricevuto e scritto. Neanche lo Spirito Santo può andare CONTRO Cristo, ma può parlare di Cristo, spiegare Cristo, manifestare Cristo.

8) Nessun segno può essere dato per credere in Gesù Cristo o per capire la Parola di Dio mediante l’aiuto dello Spirito Santo, se non si crede che Gesù è risuscitato (il segno di Giona). L’Evangelo di Gesù Cristo va accettato TUTTO, oppure è privo di potenza per la salvezza di chi ci crede e per la sua santificazione ulteriore. Visioni parziali sono “eretiche”, perché in greco il verbo airèo significa prendo solo ciò che mi serve, rifiutando il resto!

9) Satana e i suoi ministri di giustizia, hanno seminato zizzania in duemila anni, producendo dottrine, false religioni, filosofie tali da togliere autorità alla Parola SCRITTA di Dio e all’Unico Unto Vivente, costituito da Gesù Cristo, il nostro Dio, Signore e Salvatore. Molti evangelici non credono neppure all'esistenza di Satana e quindi non lo  combattono e non ne conoscono le astuzie. Per qualcuno non esiste neppure Dio, come Spirito Santo presente durante i culti.

10) Moltissimi evangelici non credono alla potenza della preghiera e non sanno neppure pregare. Le preghiere le leggono, come un rituale, un copione, un messale, una liturgia, una ... farsa o una poesia recitata agli uomini e non una fiduciosa richiesta rivolta spontaneamente e col cuore a un Dio amoroso e generoso, come un Padre tenerissimo: se molti pregano, sperano di ingannare Dio, che invece legge i cuori e li trova VUOTI! Sembra ormai sconosciuta l'antica abitudine di pregare... con lacrime!

11) Moltissimi evangelici non credono alla possibile conversione degli altri, di amici e parenti e quindi non pregano neppure come intercessori. Non conoscono la preghiera d'intercessione. E non appoggiano tali preghiere con digiuni, né piccoli, né lunghi. Per imparare qualcosa sul "vero" digiuno, quello gradito a Dio, bisogna andare all'estero... ed aspettare i grandi evangelizzatori!

12) Troppi evangelici non sanno nemmeno predicare, perché mischiano alla Parola di Dio le loro opinioni, la filosofia, la politica, i films, certe storie o altro: se serve per tirare avanti o per criticare, tutto è buono!  Questo è l'ATEISMO dal pulpito: la predicazione annacquata!

13) Non c'è la lode nelle riunioni di culto. Il culto non è più "culto di adorazione". Alcuni evangelici non sanno neppure come si fa ad adorare Dio! Non c'è ricerca di una spiritualità e, cosa ancor più grave, molti evangelici non conoscono lo Spirito Santo e non si rivolgono a Lui come alla terza persona della Trinità. Quando moltissimi evangelici leggono la Bibbia, non chiedono l'aiuto dello Spirito Santo per essere da Lui guidati nella comprensione del testo e per essere resi da Lui istruiti.

14) Pochissimi pregano e, se lo fanno, è difficile se ci sia qualcuno che preghi con regolarità. I grandi predicatori del passato, Lutero compreso, trascorrevano ore e ore, quotidianamente, davanti al Signore, a ricevere ciò che poi avrebbero dovuto dare! Non c'è più una cultura della preghiera: eppure è risaputo che solo la preghiera cambia le cose!

15) La "spada dello Spirito", cioè la Parola di Dio, è una spada a due tagli e si è ritorta contro di molti evangelici e ha tagliato loro le gambe, le mani, il corpo, il cuore, la testa... separandoli così dal capo del "corpo" (la Chiesa), che è Gesù Cristo, benedetto in eterno. Solo la Preghiera e l’adorazione uniscono il Corpo (i credenti in Cristo) col Capo (Gesù Cristo).

16) Alle tante manifestazioni di risveglio nella Chiesa valdese, metodista e battista, dove abbiamo avuto testimoni potenti dell’E vangelo, come Lutero, i fratelli Wesley, Charles H. Spurgeon, Finney, Manfredo Ronchi, Aldo Comba, Ernesto Giampiccoli, ecc. sono seguiti eredi indegni servitori nella vigna del Signore! Dio ha distolto il Suo sguardo da loro e sopravvivono gestendo l’ordinaria amministrazione! In alcuni e drammatici casi ci sono persino "annacquatori" dell'Evangelo, portatori di acqua salata, di quell'acqua che mette più sete. Sono diventati come dei sacerdoti cattolici, orgogliosi dell'abito, fanatici e maldicenti, ignoranti delle cose spirituali e cosa ancor più grave, ignoranti di Gesù Cristo: alcuni si chiedono ancora Chi devono pregare! L'etichetta di evangelico è come l'etichetta di cristiano che i cattolici si danno da soli!

17) Molti evangelici non conoscono più "la lingua di Canaan": il linguaggio è privo, o quasi di un minimo di conoscenza biblica: troppa cultura e troppe letture inutili hanno distolto dal dare attenzione alla lettura quotidiana della Bibbia. Quando si entra "veramente" nel Regno di Dio, si parla la lingua di Canaan o di Sion: intelligenti pauca e maledetti i "tiepidi"!

18) Addirittura pochi conoscono "la nuova nascita": se l'importante è essere una nuova creatura in Cristo Gesù, ciò non è affatto ricercato nelle comunità! Chi è nato di nuovo, non sa né quando e né perché. Pochi comunque credono veramente alla "nuova nascita"! L'aspirazione e l'atteggiamento degli evangelici di oggi è l'essere come Nicodemo: "come posso io nascere di nuovo?" Non sanno però trovare una risposta.

19) Nelle chiese si sente molto forte la mancanza dell’Amore di Dio, quello di 1 Corinzi 13! Qualche pastore non crede al comandamento di amare Dio con tutto "il cuore".

20) Pochi amano ancora l'apparizione del ritorno di Cristo: prediche senza mordente prospettano teologie della liberazione, dell'emancipazione femminile, dei problemi sociali e politici: pochi credono veramente all'evangelo della salvezza e alla potenza dell'Evangelo!

21) Non ci sono doni spirituali nelle comunità e pochi sanno bene cosa siano e perché ci siano. I miracoli non ci sono più e l'Evangelo non è predicato "con potenza", come se Dio non fosse più un Dio VIVENTE. Se i miracoli non si ripetono più, molti evangelici danno la colpa a Dio che li ha compiuti solo 2000 anni fa, a conferma del messaggio di Cristo. Ciò è ampiamente falso, perché Dio vuole una condizione essenziale dai predicatori e dalle comunità intere, fatte di fedeli tutti "re e sacerdoti": vuole una vera volontà di "santificazione" che attualmente non c'è, se non in minima parte!

22) In molte chiese "storiche" non si accetta il battesimo nello Spirito Santo e si considera il parlare in lingue come un fenomeno demoniaco, cosa ampiamente sconfessata da cento anni di testimonianze pentecostali... e di straordinari "risvegli" nei quali lo Spirito Santo ha confermato con segni e prodigi la predicazione potente della Parola di Dio!

23) Il culto evangelico nelle chiese "storiche" è diventato una formalità e una perdita di tempo, una "funzione" che senza giochi di parole, a volte è una "finzione"! Esso risulta banale e superficiale, privo di spiritualità e di mordente. Le migliori dormite Mister Been se le fa in chiesa durante i sermoni!

24) Il culto evangelico trasmesso per Radio, retaggio dell’occupazione americana del dopoguerra, invece di essere un CULTO di lode, di ringraziamento e di adorazione, che tocchi il cuore e spinga almeno a rivolgersi a Gesù Cristo, l'unico che può cancellare i peccati, risulta un messaggio di vaghe speranze e di non meglio precisate convinzioni religiose... Molti evangelici, (non dico tutti!) sono tali per... tradizione e sono fieri di essere diversi, ma non ne sanno spiegare pienamente il perché! Certe volte si tratta di evangelici per tradizione, nipoti di evangelici, ma Dio non ha nipoti: ha solo figli!

25) Gli inni di Chiesa delle chiese "storiche" sono marce funebri, in un linguaggio ottocentesco che nessuno più capisce: l'importante però è essere intonati! Espressioni come, appo Dio (presso Dio), mercé (pietà), aita (aiuto), prece (preghiera), fallo (peccato), ecc. nessuno ha la capacità di renderli più accettabili, per una faccenda di rima: finora per qualcuno è stato più logico eliminare drasticamente interi inni... Chi ha prodotto quel mostro dell'innario nuovo della chiesa Valdese Metodista del 1970, abbia il merito di aver saputo distruggere anche la gioia del canto! Gli inni andavano AGGIUNTI, non tolti! La numerazione andava rispettata, quanto più fosse stato possibile: i "numeri" facevano parte del patrimonio familiare tramandato per generazioni di credenti!

 

CONCLUSIONE

Da tutto questo nasce il bisogno di una nuova "consacrazione" al Signore Gesù Cristo, il Quale ci tolga il velo che ci impedisce di "servire" Lui, con cuore sincero e contrito.

Attenzione: Dio non spegnerà il lucignolo fumante, ma a condizione che noi tutti facciamo una nuova e vera CONVERSIONE a Lui. Dio non lo puoi ingannare! O lui trova la fede e la mette alla prova o sei out!

Rimuoviamo l'interdetto tra di noi

Che significa?

- ci sono "evangelici non credenti", che frenano l'avanzamento del Regno di Dio;

- ci sono "increduli del Regno e della Sua giustizia";

- ci sono sostenitori subdoli dei cani, degli stregoni, degli omosessuali o gay, degli omicidi, dei violenti, dei bugiardi!

- ci sono negatori dello Spirito Santo e del suo battesimo delle lingue;

- ci sono pastori che osannano se stessi invece che Gesù Cristo;

- ci sono pastori che impediscono ad altri, l'esercizio del servizio a Gesù Cristo;

- ci sono pastori rivali di altri pastori e gelosi dei successi altrui;

- ci sono evangelici che vedono i "nati di nuovo", solo nei loro locali di culto e non anche in quelli degli altri di altra denominazione;

- ci sono infine credenti privi dell'amore di Cristo e questo è forse il punto più grave e dolente!

    Separiamocene spiritualmente, perché, se ne cacciamo uno di questi falsi fratelli, il Signore ne farà entrare cento di quelli veri!

    Ogni "servitore di Cristo" preghi prima per se stesso, per mettersi a posto con Dio: Dio lo sa chi egli è, ma lo possiamo vedere anche noi dai frutti!

    Il bilancio di questi ultimi decenni?

    Una spiritualità che fa acqua da tutte le parti!

    A conclusione di tale elencazione si afferma che in campo evangelico non è ammissibile censurare alcun tentativo di proposta di discussione, atta ad accertare o a ricercare la verità: in caso contrario si è in presenza di “mestieranti” della Parola che vendono quattro paghe per il lesso, che si sono impossessati del gregge di Dio, divenendo pecorai che non pascolano, evangelisti che non evangelizzano nessuno, profeti che citano solo se stessi,  dottori della sapienza umana, ciechi guide di ciechi, credenti lontani da Dio, disperdendo le “pecore”, piuttosto che raccoglierle sotto le ali del Sommo Vescovo delle anime nostre, Gesù Cristo.

    Si può anche dire di essere "evangelici", ma se non si è "nati di nuovo, d'acqua e di Spirito", siamo solo… frequentatori critici di culti inutili.